La Libreria Esoterica di Milano è un labirinto da cui esci tipicamente più confuso di come sei entrato, visto che contiene tutto e il contrario di tutto. Il Tutto fa brodo, ma quando passi dall’esoterismo di René Guenon allo Yoga per gatti agli UFO di Atlantide ai bambini indaco a Steiner a Saint Germain alle teorie del complotto 9/11 a Castaneda… in dieci metri quadri, beh, il brodo si fa impegnativo. Eppure, da curioso patologico quale sono, il naufragar m’è dolce in questo brodo.
Tuttavia, per evitare di passarci dieci ore, mi ero recato alla libreria con un preciso obiettivo: trovare un testo di fisiognomica, a riprova che un ascolto prolungato di Battiato (e di Giuni Russo, Camisasca e tutta la cricca di cercatori di verità in musica) di certo ti segna. Ho esaminato una decina di testi in materia; scontento, o ho disatteso il mio obiettivo. Ma, da buon fautore della serendipità, ecco che incrocio su uno scaffale “Cabaret Mistico” di Alejandro Jodorowsky. Sì! Il libro giusto al momento giusto.
Del mio antico amore per Jodorowsky sceneggiatore se ne riparlerà – questo libro è invece la trasposizione cartacea di uno spettacolo, una terapia teatrale di gruppo in cui il buon cileno fa “il punto mistico della situazione” in maniera acuta, misurata nelle intenzioni, funambolica nella forma. Quale forma? Quella delle barzellette. Anche sconce. Con tanta cacca, magari. E poi, subito dopo, con una storia sufi. E poi con un frammento di vangelo apocrifo. Storie e storielle, impiegate per dimostrare come la saggezza, e la chiave interpretativa mistica del sé, siano davvero ovunque, perché tutto è Tutto. Jodorowsky attinge a tutte le Vie e le Tradizioni, anche se la sua impostazione di base mi pare sempre più gurdjieffiana. Addirittura mi sembra che in questo saggio specifico ci sia più Quarta Via che non Psicomagia (il fiore all’occhiello tra le “invenzioni” di Jodorowsky). Sono circa a metà della lettura, ed è come surfare sull’onda dell’entusiasmo per un libro così divertente e serio, irriverente e lucido (“scritto con un linguaggio fatto apposta per turbare gli imbecilli”, come direbbe Luttazzi).
L’ego intellettuale snob obietta che, tutto sommato, in questa risma di saggi sulla scoperta del Dio Interiore che vanno tanto di moda adesso, be’, un autore vale l’altro, purché poi si lavori attivamente per armonizzare le parti del sé. E allora scelgo quello che mi sta più simpatico, quello che ha meno “tiro” da sobillatore delle masse, quello che con molta umiltà non dissimula il suo ego e non ti presenta la ricerca spirituale sotto forma di training autogeno.
O forse è solo che, inspiegabilmente, Jodorowsky mi ricorda mio padre. Candida ironia dei pensieri associativi
8 comments:
Le librerie esoteriche mi mettono in confusione fin dal loro stesso nome, come la mia di fiducia a Torino, la quale non nomino per non fare pubblicità gratuità (dirò solo che inizia con "Ps" e finische con "iche", ai posteri l'ardua sentenza). C'è una grande differenza però: a Torino non ho mai trovato quello che tu chiami "il libro giusto al momento giusto", ma solo pochi titoli che mi seppero incuriosire, più che altro di fisica quantistica, ovviamente disposti sugli scaffali tra "Impara la magia nera in 2 settimane" e "Ciò che non ci hanno detto sugli UFO: Impara a riconoscerli tra le persone reali". I titoli ivi scritti sono soggetti a possibili variazioni dovute alla mia mente bruciata dallo studio.
Tornando a noi, non sapevo cosa leggere di nuovo, ma ora penso mi interesserò proprio a Jodorowsky, sul quale ho sentito parlare ma per problemi di tempo e non ricordo cosa non ho avuto tempo di documentarmi.
PS congratulazioni per "I mondi di Supermario", ho appena finito di leggerlo e mi è piaciuto molto. Ma non mi sembra il caso di intasare il box commenti parlandoti di un libro che hai scritto tu, no? :D
Thomas D'Agostino
Buona sera. :)
Ma che meraviglia dev'essere una libreria esoterica *___* Io povera fanciulla di provincia non posso neppure immaginare questo genere di lussi. :)Comunque il cabaret mistico lo comprai a mia volta alla feltrinelli di Pisa mesi orsono ma ho dovuto interromperne la lettura perchè un giorno un saggio mi ha detto di non mischiare le energie dei libri :) forse è la volta buona di riprenderla :)
in quanto all'incidente, purtroppo è successo realmente (non sarei mai stata così abile da inventarlo) e già da 10 giorni sono immobile a letto con l'80% del corpo ingessato...e purtroppo manco sia di disciplina che di indulgenza verso me stessa e mi spazientisco nel vedere che non sono minimamente in grado di lavorare in queste condizioni. sig.
Mounsier G. mi prenderebbe sicuramente a calci in culo :)
oltretutto non posso neanche 'sedermi alla maniera degli antichi egizi'.
grazie di essere passato, comunque. in questi giorni di noia sono sempre graditissime le visite di un certo spessore :)
adieu
p.s. penso che commissionerò a mio zio milanese lo yogi tea ;)
Lunaindiana
Stasera sarei un più basic
Alessandra
A me le librerie come quella che hai descritto tu più che brodi primordiali paiono "minestre perfide" ("che non sarà mai troppo asburgicoooo farsi mandare apposta dall'esercitooooo..." dal nobile Battiato a(l) Conte), ma dovrei assaggiarle prima, forse.
Ciao B,
S
Che splendido quartetto di commenti, così diversi tra loro... Che soddisfazione questo minestrone, ne sono deliziato:)
Mischio:
Abbiamo una libreria esoterica di Torino che si chiama come il nuovissimo disco del vecchio Conte di Asti. E che disco!
Abbiamo un saggio che dice di non mischiare le energie dei libri. E ha assolutamente ragione, anche se personalmente trovo difficile anche solo rischiarlo: leggere un libro al momento sbagliato mi risulta praticamente impossibile, come un gatto che rizza il pelo sulla schiena mi ritraggo. Così Jodorowsky va bene per me, qui e ora. Ma magari per qualcun altro vanno molto meglio Brown, Shivananda o Culicchia.
Abbiamo una carosella che ci ricorda che un bel tacer non fu mai scritto, soprattutto nelle librerie esoteriche, piene di libri che invocano il silenzio mentale parlando, parlando e parlando. Minestre perfide o brodi primordiali? Dipende dal cucchiaio che vi ci si immerge, senza che esista un cucchiaio giusto e uno sbagliato.
Abbiamo una fanciulla fortunatamente di provincia, sfortunatamente ingessata dalla testa ai piedi. A intuito, ha tutti gli strumenti per "trovare l'alba dentro l'imbrunire", in questa shockante situazione. Un certo Monsieur G. ebbe un incidente simile - un caso, naturalmente.
E tu che perfetto ospite sei, B!
Mi sono intrufolata da poco, e già mi sento a casa mia.
Però se dovessi cominciare ad aprire i tuoi armadi per cercare il dado knorr (voglia di perfida minestrINA), sei autorizzato a indicarmi la porta, eh.
S
Album che fra l'altro devo ancora ascoltare. Rimedierò al più presto possibile :)
Visto che va di moda firmarsi con le iniziali, penso lo farò anche io, almeno qui.
Hai aggiunto una T. al tuo alfabeto, B.
T.
Bonne soir!
Sì, sapevo dell'incidente del Mounsier G., in realtà è la prima cosa a cui ho pensato mentre mi scarrozzavano al pronto soccorso in ambulanza(ero ancora sotto shock), pensa te!
Bè in quanto all'alba dentro l'imbrunire...sannò tutti quanto è difficile trovarla ;)
Comunque dò credito a S., qua ci si sente a casa :D
Adieu
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