Friday 5 February 2010

Il mio ultimo giorno di lavoro


Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro come redattore di una rivista di videogiochi.

Ho cominciato a fare questo lavoro più o meno esattamente dieci anni fa, a inizio 2000, per lo Studio Vit. Ho avuto come primi maestri Riccardo Albini e Vincenzo Beretta, per citare i più primordiali, ma in realtà la quantità di persone da cui ho imparato cose è stata esorbitante. (Sì, anche tu, proprio tu.) E costante. Già un cinque anni fa, nella mia interiore presunzione, mi son detto "vabbe', va, ormai le riviste le so". Negli ultimi cinque anni, ho grazie a dio rettificato questa posizione. E, ora che cambio lavoro, so che le riviste non le so, e non le saprò mai fino in fondo. Paradossalmente, però, è proprio questa visione meno egoica e più realistica che permette di cambiare senza rimpianti.
Anche perché non è che mi sto per arruolare nella Legione Straniera, ecco. Né sto abbandonando il mondo dei videogiochi. Sto solo continuando a esplorare il carnet dei lavori che fin da piccolo avrei voluto fare. Quelli che, non essendo "pompiere", "scienziato", "poliziotto" facevo fatica a spiegare.
Per ogni "game over" c'è un "continue", o così si spera sempre che sia.
Non mi sarei sentito in grado di fare questo passo se, in questi dieci anni, non avessi ricevuto l'energia e gli insegnamenti quotidiani di tante, tante persone incredibili. Raffinatezza, intelligenza, acume in chiave nerd/geek. Ma anche buon senso e praticità. Man mano che l'editoria è andata un po' a remengo, poi, il rispetto, la cortesia, l'affetto reciproci sono solo aumentati.
E basta, che sta diventando l'apologia più apologetica di sempre.
No rimpianti, ma una questione me la pongo: resisterò dal dire la mia qui o là? Come compenserò la naturale megalomania giornalistica? In qualche modo di sicuro lo farò, un po' mi disintossicherò, un po' no, vedremo. Per cominciare, non mi sono fatto mancare un'allegra ospitata nel podcast di Giopep & Co., Outcast. Quale miglior commiato se non un audiodelirio di tre ore insieme a dei vecchi amici?

Potete ascoltarlo qua.

Grazie a tutti.

B.

14 comments:

Unknown said...

Un bacio con la lingua.

Baddo said...

Maestro, grazie a te ho amato il mondo dei videogiochi giapponesi VERI; ho scoperto il valore delle piccole cose bastarde che ti fanno imprecare molte divinità perchè ti fanno ripetere tutto un livello; ho scoperto che si possono scrivere canzoni su cose come i programmatori di videogiochi;
Grazie alla tua presenza su Xbox Magazine Ufficiale che ormai risale a anni fa, quella rivista ha venduto molte copie in più (tutte quelle che ho preso io di sicuro) e soprattutto mi sento di dire dal cuore che la cosa più grande chem i hai insegnato in questi anni che ti seguo, più o meno, è che bisogna giudicare le cose per quello che sono e non per quello che ci aspettavamo che fossero. Oggi nel tuo ultimo giorno voglio dirti grazie, grazie per aver dato 9.5 a Fable.
Sto per piangere quindi smetto perchè... perchè fa male! MA rimarremo in contatto vero? (magari ancheu n po' di più di quello che lo siamo stati da qui a un po'...!!)
Buon lavoro e in bocca al lupo.
p.s. Oh ma che vai a fare? me lo dici in privè? (o privais?) Che il vento sia forte sotto le tue ali.

Kikko said...

Ciao uomo.
Per ogni porta che si chiude c'è un portone che si apre.
E comunque devi ancora cagare la canzone di Natale...

K.

Lucathegreat said...

Peccato, era un piacere leggerti.

In bocca al lupo per tutto, comunque! =)

Anonymous said...

OdDio.
No
No, no, no No, NO.
Oh, ...ohoo.

Si, è vero, è ingiusto da parte mia.
Sono un cialtrone, un egoista, tutto ciò che è d'uopo rionoscermi nell'atto di scrivere questo strazio.
Ma diamine, Babich: No.

Cioé: certa gente "si alza, scende nel tinello, poi da un bacetto ai suoi... e va al suo, lavoro. Capisci?"
Beh, non tutti.
No, ci sono quelli che vengono turbati, prosciugati e depauperati dalla vita che esiste fuori casa, quotinianamente: e si ha bisogno di certezze. Di punti fermi. Di luoghi figurati dove accoccolarsi in un cantuccio ed iperventilarsi per qualche minuto prima di tornare ad affacciare il grugno fuori dall'uscio e ribbuttarsi nel mondo dei mostri.
Ora, gente del genere, immagina come può sentirsi quando un Ravanelli a caso imbocca il tubo che riconduce alle fogne di Brooklyn.
Beh (pur non avendolo ancora accettato)l'unica cosa, l'unico barlume di benessere-serenità-non-stravolgimento-totale che permette a certa gente di tirare avanti è il fatto di sapere Barbich al sicuro ben stretto tra le proprie spire/artigli rapaci: e sapere di poterlo leggere intento a parlarci di "fortuna che viene dal cielo" con regolarità.

Ora.
Una cosa, una cosa come questa non è affatto facile da accettare per gente così, ne converrai, no?.
Scusa ancora per questo testo sghembo e sgraziato tirato via dai polpastrelli ancora tremanti.
Con razionalità si dovrebbe dire: "ovviamente la cosa è stata ponderata, avrà valutato ogni possibile alternativa, la vita è la sua, se gli vuoi bene fagli gli auguri e lascialo andare"
Beh, no. Non ancora, non sono pronto.
Cavolo, se uno è una melmuccia simbiotica spaziale che non ha mediazioni tra "amore" & "odio" non ci arriva a queste considerazioni...
Pertanto:
Ennooo. ENNo! EnnNooohoo. Ma cavolo!! Troppi cambiamenti! Troppi Cambiamenti!

hhhuuu...

-Perdonami Babich. Non farci caso e non immaginarmi con una camicia di forza. Appena metabolizzato e ripresomi mi ricompongo e ti faccio gli auguri da persona, snifff, civile.-

Anonymous said...

...


...


...Ma checcavolo, Babich!!
Il 100simo numero. Ma potrebbe essere più triste di così?...

B. said...

ellà! Grazie. Il mio ego è apposto per anni.
Comunque l'ultimo numero "con me" è il 101. La carica.

Stefano said...

ciao, grazie di tutto :)

Unknown said...

Farewell and thanks for all the fish.

In italiano proprio non ce l'ho fatta a scriverla.
;)

B. said...

Curiosamente l'ho fatto io quando, sul sito gamesvillage, ho salutato i lettori, citando tra le righe i delfini di douglas adams:
http://www.gamesvillage.it/news/news/detail%5Bn=20213%5D.html

Zave said...

Ripeto i baci di qui. E sottolineo all'anonimo disperato (di cui ovviamente apprezzo l'amore) che non sono finito nelle fogne. :D
Diciamo che ne sono uscito.

Anonymous said...

B è vivo e lotta insieme a noi.
S

exitplanetdust said...

That's really sad. Ma presumo non si potesse fare altrimenti. Come pensò Dio quando creò l'uomo singolarmento. Ok, scusate, era per sdrammatizzare. In bocca al lupo per tutto :)

EnricoV. said...

Mannaggia B. potevi non dare questo dispiacere ai lettori e fare contento me? Ai poster l'ardua sentenza.