Ho appena finito di leggere "Ho servito il Re d'Inghilterra" di Bohumil Hrabal, uno dei più grandi scrittori cechi di sempre. È il primo romanzo che leggo dopo tantissimo tempo, un tempo occupato da qualsivoglia tipo di lettura che non fosse, per l'appunto, di carattere narrativo.
E di carattere, in questo romanzo, ce n'è a secchiate, ed è così squisitamente slavo che non ci si può credere. Ci voleva: mi sento molto più congruente nella mia incongruenza, e gioisco che si possa costruire un romanzo di formazione che non ha bisogno di scomodare etica e morale, ma che anzi si sporca, rocambolesco e ilare, di tutti i peggiori mali del mondo, sensazione amplificata dal contesto storico attraverso cui si sviluppa (la prima metà del Novecento). Il protagonista ne combina di ogni, e lordandosi di umanità nei modi più creativi riesce a unire tutti gli opposti fino a trovare una dimensione mistica e sincera, in un finale straordinario. Se l'avete letto, e se avete un briciolo di slavitudine nelle vene, ne converrete con me: "Ho servito il Re d'Inghilterra" è il "Siddharta" slavo. E anche una simile sparata iperbolica lo è. Slava.
Ri-scopertomi fan di Hrabal, ho scoperto due cose:
1) Hrabal è morto cadendo dal quinto piano di un ospedale, pare scivolando da una balaustra mentre dava da mangiare a dei piccioni. Essendo una scena descritta in un suo libro, l'accidentalità è assolutamente poco credibile. Quanta poesia, però.
2) Jiří Menzel ha girato un film tratto dal libro appena due anni fa. Non ancora né doppiato né distribuito quaggiù. Cliccate sul link: è la prima pagina web in ceco della vostra vita, forse.
E di carattere, in questo romanzo, ce n'è a secchiate, ed è così squisitamente slavo che non ci si può credere. Ci voleva: mi sento molto più congruente nella mia incongruenza, e gioisco che si possa costruire un romanzo di formazione che non ha bisogno di scomodare etica e morale, ma che anzi si sporca, rocambolesco e ilare, di tutti i peggiori mali del mondo, sensazione amplificata dal contesto storico attraverso cui si sviluppa (la prima metà del Novecento). Il protagonista ne combina di ogni, e lordandosi di umanità nei modi più creativi riesce a unire tutti gli opposti fino a trovare una dimensione mistica e sincera, in un finale straordinario. Se l'avete letto, e se avete un briciolo di slavitudine nelle vene, ne converrete con me: "Ho servito il Re d'Inghilterra" è il "Siddharta" slavo. E anche una simile sparata iperbolica lo è. Slava.
Ri-scopertomi fan di Hrabal, ho scoperto due cose:
1) Hrabal è morto cadendo dal quinto piano di un ospedale, pare scivolando da una balaustra mentre dava da mangiare a dei piccioni. Essendo una scena descritta in un suo libro, l'accidentalità è assolutamente poco credibile. Quanta poesia, però.
2) Jiří Menzel ha girato un film tratto dal libro appena due anni fa. Non ancora né doppiato né distribuito quaggiù. Cliccate sul link: è la prima pagina web in ceco della vostra vita, forse.
4 comments:
lo compro
Che bella, invogliante recensione. Un romanzo di formazione non moralista.
Divento una fan a priori anch'io.
S
Accipicchia, dovrei fare il recensore di professione, se sortisco questo effetto. Anzi, visto che già lo faccio, direttamente il "product manager":)
B.
PS Benvenuta S!
Grazie dell'ospitalità.
S
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