Thursday 3 September 2009

Cuesto obrigado tanta mucho
que can eat it Carosello

Forse dovrei parlarvi del fatto che ho curato questa roba qui, piuttosto, ma chissà come non ne ho voglia. Invece di farmi pubblicità, cosa che ho appena fatto, meglio farsi una pubblicità altrui, farsela nel senso di quasi accoppiarcisi. Vediamo un po' dei fotogrammi salienti della pubblicità di The Beatles Rock Band che vi ho presentato ieri.
L'avete riguardata? Dai, è simpa.
Allora. Qui sopra ci sono dei piedi nudi. Uno dei fulcri della teoria simbolica del Paul is Dead: ehi, Paul è scalzo sulla copertina di Abbey Road, è chiaro che Paul è morto. Tutte le persone scalze, sotto sotto, lo sono. I pubblicitari, noti complottisti, si tuffano come un pesce nel brodetto e partono con i piedi di Paul. Possiamo dire Piedi Iconici Davvero? P.I.D.


L'obiettivo dello spot è subito evidente: animare la copertina di Abbey Road. Per l'avventore occasionale è un'idea carina, per il fanatico beatlesiano è una fatica erculea, visto che è noto (notissimo!) come quel giorno, 11 agosto 1969, non siano stati girati filmini e filmetti inerenti il servizio fotografico per la copertina di Abbey Road. Animare l'inanimabile, insomma, a colpi di schermo blu, Chroma Key o come si chiama. Già qui, cliccando e ingrandendo l'immagine (potete farlo perché ho trafugato un filmato dello spot in HD vera non compressa e l'ho fotogrammato, Fuck YouTube), potete rendervi conto di quanto siano appiccicati in computer grafica quei quattro, misto di facce Beatles e corpi di chissà chi. Frankeinstenoso, ma avendo a che fare con ben due cadaveri su quattro, come potrebbe essere altrimenti?

Questa è la chicca che sdogana veramente lo spot presso i Beatelsati Deteriorati. Questa falsa soggettiva vuole esprimere il punto di vista over the shoulder o on the shoulder, come in Hey Jude, di Paul Cole. Paul Cole è il tizio che si vede nella cover di Abbey Road, in fondo a destra. La storia è carina: si trattava di un turista americano in gita a Londra con la moglie che, stufo della moglie e dei musei londinesi, ha preferito fermarsi a chiacchierare con un poliziotto, ed è finito casualmente nello scatto. Si è accorto della cosa solo quando, a Natale 1969, alla sua famiglia venne regalato il disco.
Back to the spot, comincia a arrivare gente, che riempie la location - interamente ricostruita in computer grafica partendo da altre foto, quelle sì, realizzate quel giorno dal fotografo Ian McMillan, prima e dopo lo scatto fatidico.

I primi due della fila si accorgono che qualcuno ha invaso la loro santa copertina. La faccia di Ringo potrebbe esser presa da qualsiasi posto: Ringo è Ringo. Sospettiamo da qualche unreleased footage di "Let it Be". John invece mi puzza di autentico sosia. Perché sbattersi col computer quando bastano un naso un po' adunco, una barbona, dei capelli ad attaccatura alta e un paio di occhialini per tirare fuori un John 1969 decente?

Ah, questo era facile: è preso da l'ultima ripresa tutti insieme dei Beatles, 22 agosto1969. quello sulla sinistra infatti è Ringo, anche se ovviamente la pubblicità taglia prima di farlo verdere. Diventa così un tizio X tra i tanti che stanno invadendo Abbey Road.

Tiè, uomo morto del passato resuscitato in CG. Guarda cosa ti sei perso per un paio d'anni: le chitarre finte che non ci puoi fare nient'altro che giocare! Forte, no? (Probabilmente George aveva in casa Guitar Freaks di Konami da anni, perché George è veramente un figo!)
Toto-sosia: lo è o no? Io direi no-sosia, per una semplice ragione: la grandezza del manico della chitarra, che qui è grande come quello di una vera Gibson. Lo è, è una vera chitarra, estrapolata, insieme a George, chissà da dove. Direi dai filmati girati nel 1971 a casa di John, mentre registravano Oh My Love. Potrebbe essere, no?

Ehi, ma quello sulla maglietta è Shiva? Shakti? Krishna? Brahma, direi. Dev'essere una clausola contrattuale: da quando George è morto, qualsiasi cosa Beatle ha il 15% in più di India. Prima lo prendevano in giro, soprattutto Paul. Alla fine di Whitin You Without You, in Sgt. Pepper, je ridono proprio dietro, povero George. Non più! Now with more India.

Prima la bambina, poi il bambino. Battono sul fatto che è un gioco per tutti, che i Beatles sono per tutti. Come tutte le cose per tutti, la roba Beatles viene sempre ritirata fuori qualche mese prima del Giorno del Ringraziamento/Natale. Ma se è per tutti, perché non tirarla fuori, chessò, a maggio? Forse perché maggio non è ecumenico. Però è mariano. (canticchiare, a piacere, o Lady Madonna o il tema di Super Mario Bros.).

Ok i bambini, ma ci vuole anche una sventola che sventola. Quella voglia di "Hair". Tira più un pelo di "Hair" che un carro di "A Chorus Line", di questi tempi. Notate come hanno vestito le comparse in modo che siano vestiti plausibli per gli anni Duemila, ma non implausibili per il 1969, almeno da un punto di vista cromatico.

All together now. Bambini, donne e anche vecchi. Perché ricordiamocelo che 'sti dischi hanno quarant'anni. Io quando ascoltavo i Beatles nel 1989 pensavo wow, Abbey Road ha vent'anni e mi pareva una cosa gerontofila. Ora penso che hanno 25 anni i dischi dei Duran e mi prende un po' male.

Ooh, un vero John, probabilmente da quel concerto Live Peace In Toronto 1969. La faccia lo conferma: in quel concerto era strafatto di coca. Mmmh, questa però non è la faccia di uno strafatto di coca. Troppo felice, troppo passivo.... boh! Di certo è fine estate 1969. Puoi misurare i Beatlesmesi dalla barba.

Ma tanto, dopo tutto 'sto tempo, che diffenrenza fa: sosia, computer grafica, pongo. E' stato tutto tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana. Guardate il figlio di Han Solo sulla sinistra, infatti.

Avete visto "The Magic Christian", con Peter Sellers e Ringo Starr? Dovreste. Non un best sellers, ma pieno di starr. E con uno dei tuffi più significativi della sotria del cinema. E non ci sono vecchie in sari o bambini con la chitarra di plastica.

Curiosamente, per tutta la gente che hanno aggiunto e per Paul Cole che hanno lasciato, sono stati tolti tre tizi che si intravvedono sulla sinistra in fondo nella copertina di Abbey Road.

Certe idee sono stupide sulla carta, ma sulla strada funzionano.

Qui volevo solo farvi notare che il logo ESRB che segnala l'età consigliata appare ben prima...

... di tutto il resto della schermata finale. Strano. Se in cinque secondi qualcuno non scopre che si tratta di un indizio della morte di Paul, vuol dire che Internet non è più la stessa di cinque secondi fa.
Ah, qualcuno ha capito il mash-up contenuto nel titolo del post? Non che capirlo, o escogitarlo, ci renda persone migliori. Anzi.
Voglio questo gioco. Allora la pubblicità funziona.

6 comments:

Unknown said...

Analisi interessantissima, ho letto questo post davvero volentieri. E per quanto riguarda il tuo progetto, lo seguirò con interesse ^^

Soy said...

Geniale, forse un po' malato, ma semplicemente geniale. Mi piace molto l'utilizzo del grigio scuro/grigio chiaro!
S

Anonymous said...

B.I.M!
Babich Is Maniac
S

Shrapnel21 said...

Sei un genio. Profondamente disturbato, ma pur sempre un genio. :)

DeSangre said...

HERE COMES THE SUUUUUUUUUUUUUUUUU

U UN

KING

DeSangre said...

Ahahha ma io mi chiudo in un casale in montagna a fare il medley di abbey road per sempre finche' morte non mi separi