Thursday, 14 January 2010

AbBattiati semo noi...

Battiato è sempre un simpatico cialtrone.
Guarda che foto.
Fantastico.


Ho letto questo libro con piacere, anche se non è un granché. Però è breve, c'è Battiato, me lo hanno regalato. (grazie ragazzi!).
L'autore pone domande confuse partendo da presupposti fumosi e ottiene risposte vaghe ben oltre il "e chi ha orecchie per intendere intenda". D'altro canto, sarebbe risultato arduo imbastire un libro in cui a ogni domanda del discepolo fosse seguito solo lo "SBAM!" del bastone del maestro zen. Avant garde, ma arduo.
Resta divertente leggere Battiato che taglia corto con stile su alcuni dei "grandi temi" sollevati dal Bossari (tipo i computer senzienti alla HAL 9000 o la fine del mondo del 2012), e comunque colpisce il candore infantile dell'autore nel ribadire, nemmeno troppo implicitamente, di essere totalmente a digiuno di ciò che serve per interloquire sugli argomenti del libro. La prospettiva "non ci capisco niente, ma mi affascina, quindi ci faccio un libro" rappresenta un approccio fresco, quasi sbalorditivo, che spinge la gran parte di noi, infatuati di esoterismo ad ammettere con umiltà: siamo tutti un po' Bossari, felici di perderci nella teoria, illusoria come una favola, invece che sforzarci di praticare (la meditazione, that's it).

2 comments:

Anonymous said...

Bossari è come un elefantino in un negozio di swaroski. E lo dice una che è più digiuna di lui di quelle robe lì (il trascendente, l'esoterico, il mistico e anche lo swaroski)

Carosella said...

fico.