Sunday 24 August 2008

Incontri con uomini straordinari

Remarkable Man.

Sull'aereo che mi porta da Catania a Milano, guardo sovrappensiero il buio fuori dal finestrino. All'improvviso, un bagliore. Un'esplosione di fuoco in mezzo al mare. E' Stromboli che mi ha riconosciuto e mi saluta. Per quanto Stromboli faccia simili petardate 7 o 8 volte l'ora, è pur sempre impressionante essere ridestati dal proprio torpore mentale così, alla luce del vulcano. In quell'istante "vedo" il leitmotiv del periodo siciliano appena trascorso: l'incontro con uomini straordinari, per dirla à la Gurdjieff. Ci sono momenti della vita in cui non si incontra nessuno. Ci sono momenti della vita in cui si incontrano solo quelli che vogliono farti cambiare operatore di telefonia mobile. E ci sono momenti in cui il calore, il coraggio, l'energia di uomini straordinari ti rischiarano l'esistenza.

"Straordinario" è una parola a doppio taglio. Una volta Vittorio Gassman disse che non ne sopportava l'abuso da parte dei giovani, che la adoperano a sproposito, enfatizzando il dittongo ao "come a riempirsi la bocca di merda". Naturalmente, da uomo straordinario qual era, Gassman stigmatizzava l'uso della parola "tagliata male".
Quando però ci si trova innanzi a straordinarietà "tagliate bene", lo si percepisce subito. La forza dell'ego poggia coi piedi ben saldi su radici di verità e coscienza. La serietà appare come qualità intrinseca, non come atteggiamento. L'atteggiamento è anzi spesso divertito, con quegli occhi che ridono, aperti all'incontro e alla conoscenza. Non fanno i creativi, lo sono.

Sarà l'esotismo romantico della loro scelta: vivere alle pendici dell'Etna (chi più chi meno, poi vi racconto). Sarà che loro, almeno, una scelta l'hanno fatta, in barba al vortice del divenire e alle scelte un po' pilotate dal contesto, quelle mezze scelte che ti sembra che le hai prese tu, ma che tutto sommato ti sei solo buttato in un fiume e sei riuscito a stare a galla, sospinto dalla corrente.

Ecco alcune delle persone che ho incontrato:

- Un ex-insegnante che ora fa il musicista di strada ma solo con strumenti storici/etnici che si fabbrica da solo, perché è anche un rinomato liutaio;
- Due giovani, marito e moglie, che hanno abbandonato una carriera da tecnici del suono a Milano per darsi all'agricoltura e all'agriturismo;
- Un uomo che sussurra ai cavalli, che tanto urlare non serve;
- Un padre gesuita torinese che conosce "Co' son lontan de tì Trieste mia" e fa meditare migliaia di persone usando lo yoga;
- Un albergatore che voleva fare il viticoltore, e invece gli è toccato di fare l'albergatore, ma che non per questo molla il colpo;
- La reincarnazione di Messer Giovanni Boccaccio;
- Il custode di un convento che in realtà è un pittore, erborista e distillatore;
- Un quasi sindaco che adora travestirsi e andare ai cortei medievali;
- Una famiglia di belgi disposti a fare yoga ascoltando me che suono i mantra e canto in sanscrito.

e, per dovere di cronaca, anche se usciamo dall'umano (ma di poco):

- Un gatto - pappagallo;
- Un cane scalatore;
- Un cane volante;
- Un cane emotivo;
- Un cane straordinariamente normale.

Non credo che potrò raccontare tutto. Se qualcuno volesse esprimere delle preferenze, be', sarebbe straordinario.

5 comments:

Anonymous said...

Io quest'estate ho incontrato un geko innamorato

B. said...

Quelli nella mia parte di Sicilia (dove chiamano i geki "zazzamite") erano tutti single. Ognuno incontra i geki che si merita? Spero di no per me!

Io però non ho incontrato pitoni. Cani di marca incerta tanti:D

B.

Wendy said...

Il volo e l'emotività sono gli aspetti che in questo momento mi colpiscono e mi incuriosiscono di più. Per cui quando vuoi...

Anonymous said...

Esprimo la mia preferenza, vorrei sapere della reincarnazione di Messer Giovanni Boccaccio, alla fine l'unico - o l'unica - (a parte gli animali, ma dopo il post di ieri non serve) la cui storia non sia raccolta già nella frase in cui lo presenti.

B. said...

Credevo che l'avessi già studiata a scuola, la storia di Boccaccio. Per quello non l'ho acclusa alla frase di presentazione!