Tuesday 25 November 2008

Esperimento musicale coi Duran Duran: Parte II


The Wild Boys.
(pron. comunque e sempre de uoll boys)
Versione con té.


Grazie alle istanze di decontestualizzazione spaziotemporale insite nel medium "blog" (eeh?), siamo ora in grado di mostrarvi cosa sarebbe successo in una dimensione parallela in cui il nostro cantore, invece di mettersi subito alla chitarra, avesse piuttosto optato per una tazza fumante di Yogi Tea.
Ecco qua: corroborato nella mente, nella voce e nella diteggiatura, il coraggioso duraniano esegue una versione country stavolta piuttosto rilassata di The Wild Boys. La versione perfetta per una dimensione alternativa, in la minore invece che in mi minore. Non solo: illuminato nella coscienza dallo yogi del té, Bisboch realizza con ilarità manifesta, verso il finale, che sta continuando a pronunziare "wild" come "wall" e non come "wild". La ragione va ricercata, come sempre, in un'impressione d'infanzia, ovvero nella magistrale interpretazione de "Il Paninaro" ad opera di
Enzo Braschi. Che, a seguire il link, si rivela essere un raffinato intellettuale. Proprio come il Le Bon, che per questa canzone si è ispirato addirittura a un romanzo di William S. Burroughs. E voi che credevate che fosse solo un polletto tutto sangue e Arena, il povero Sir Simon John Charles Le Bon.

3 comments:

Soy said...

quando smettero' di ridere, magari riusciro' anche a dirti cosa penso di questo tuo modo di giocare.
Grande B! :D

Anonymous said...

Lo Yogi Tea la fa da padrone al passaggio interdimensionale, è un po' come uno stargate da supermercato :D
Un dubbio però mi sorge: che fine ha fatto la BABarba dell'uomo con la BABarba?

T

Anonymous said...

Dissento: in quanto wild io credevo che il Simon come minimo fosse un fagiano!
S