Dopo il precedente post, piuttosto cac(c)ofonico, è il caso di rasserenare gli animi. Perché c'è un tempo per picchiare un tamburo e un tempo per giacere sul divano ascoltando la radio mentre il crepuscolo affila le sue lame, pronto a fare dolcemente a pezzi gli affanni dell'inutile, del brutto, del grottesco. Totalmente a caso, ma veramente, perché stavo leggendo dei Flaming Lips che intendono riregistrare The Dark Side of The Moon dei Pink Floyd, ho trovato una trasmissione radio di una web radio americana importante che ha come ospite Franco Battiato. Non so perché mai Battiato sia là, la storia della radio, e per una volta non mi curo ansiosamente di scoprirlo. Massì. Fatevi cullare anche voi da questi trentotto minuti con, tra le altre, La Cura, La Stagione dell'Amore, L'Animale, il Re del Mondo suonate dal vivo in studio con un arrangiamento veramente minimale, piano, voce, un soprano qui, una tastiera là. Brilla soprattutto L'Addio, originariamente scritta per Giuni Russo, vista in Fleurs 2 e qui resa ancora più scheletrica dal sempre più stilosamente vecchio Francuzzo. Quanto tutto c'è su internet, tanto rumore, ma poi anche tanto silenzio, un oceano di silenzio, addirittura silenzio suonato, parlato. Nelle cuffiette questa trasmissione radio trasmette un senso di raccoglimento, di rannicchiamento sotto la copertina. E' più confortante del riso di un amico immaginario, l'ascolto di Battiato che salmodia (brevemente, eh), nel suo improbabile inglese, per spiegare a chissà che platea statunitense di cosa parlano le canzoni che propone di volta in volta. Sembra un guru indiano che redime le legioni di materialisti yankee.
Sembra un po' anche la versione laica-ma-mistica di "Ascolta si fa sera".
Tutto questo si trova qui:
http://www.kcrw.com/music/programs/mb/mb091014franco_battiato
Anche il podcast, la registrazione in video, il razzmatazz. Ascolta.
3 comments:
...Ciao Babich...
Mi dispiace davvero che le prime parole che ti rivolgo siano queste che leggi,avrei preferito presentarmi diversamente... Tutavia le circostanze sono queste e quindi... ti contatto perché avrei un urgente bisogno di rivolgerti qualche domanda in merito al Super Potato di Akibara, so che ci sei stato e... se potessi farmi questa gentilezza mi aiuteresti molto, grazie. (scusami per il disturbo e la cialroneria)
ehm, ok, ma non ti esi presentato. Nessun disturbo, puoi scrivermi a nome.cognome@gmail.com, o su facebook, o cose del genere :)
Francuzzo l'inglese non l'ha mai imparato bene, perché tanto il giorno della fine non servirà a un cacchio.
Ranicchiamoci.
S
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